1956 Prof. Giovanni Bozzetti Articoli
22 ottobre, 2018

Da Amsterdam a Roma, le ultime iniziative pubbliche per pulire il Pianeta

Se le amministrazioni locali non riescono a trasformare le nostre città in lidi più verdi e puliti, è la genialità e l’impegno dei cittadini che si mette in azione. Così dall’Olanda all’Italia crescono le iniziative pubbliche e private per pulire i nostri Paesi e, se state pianificando un viaggio in territorio olandese nei prossimi mesi, potreste addirittura aggiungere la “pesca alla plastica” alla lista delle cose da fare. Amsterdam, infatti, oltre alle grandi attrazioni che offre, per cui è conosciuta e per cui attrae turisti da ogni parte del mondo, ha un’ anima profondamente “green” : “Plastic Whale”, la prima organizzazione di pesca professionale di plastica al mondo, ne è solo l’ultimo esempio. Accanto al plogging, ovvero fare jogging raccogliendo rifiuti, arriva ora questa idea originale che unisce turismo e amore per l’ambiente. Non aspettatevi, dunque, la tipica escursione. A bordo di una barca elettrica costruita ovviamente con plastica riciclata, la gita per ammirare i monumenti e le architetture della capitale olandese non si limita così solamente a far apprezzare storia e panorama della città come in un qualsiasi tour per visitatori, ma aggiunge questa attività di pesca green alternativa per aiutare l’ambiente.

Nata nel 2011 con l’obiettivo di costruire barche eco-friendly con rifiuti di plastica, ad oggi la flotta di “Plastic Whale” si compone di dieci imbarcazioni realizzate dall’Amsterdam Canal Plastic. Una vera e propria impresa sociale con una missione: rendere le acque del mondo senza plastica e creare valore dai rifiuti di questo genere. Un’iniziativa che, dopo sei anni, è diventata il percorso preferito dai turisti di Amsterdam con il cuore verde. Arrivano da ogni parte del pianeta e hanno ogni età. Sono diversi, ma li accomuna la voglia di risolvere un problema: così dal 2011 i pescatori di plastica sono riusciti a recuperare 146mila bottiglie e tremila buste che sono servite poi a costruire nove nuove imbarcazioni, progetti educativi per scuole ed università, e da pochissimo mobili da ufficio costruiti con la stessa plastica raccolta nei canali. Sempre più richiesta, specialmente dalle aziende per attività di team building, la “crociera” tra i canali di Amsterdam, e da poco anche di Rotterdam, con un biglietto di ingresso di 25 euro (comprensivo di due ore di tour, bevande e spuntino) ha visto, incredibilmente aggiungerei, oltre 15 mila persone partecipare, divertendosi ed allo stesso tempo sentendosi utili al Pianeta unendo l’utile al dilettevole. La stessa prevede, inoltre, un premio per coloro che pescano oggetti originali nei canali utilizzando dei retini per dimostrare alle persone che la plastica non è uno spreco, ma  una materia prima preziosa.

Il segreto di questo successo parte proprio dal fatto di coinvolgere tante persone che, a bordo delle navi, possono sentire di fare qualcosa di utile, spesso applaudite e ringraziate anche da chi, dalla riva, le osserva con ammirazione e stupore. I rifiuti di plastica sono un problema crescente in tutto il mondo: le persone percepiscono questi oggetti come prodotti usa e getta, senza valore. Considerando i dati del World Economic Forum che ci dicono che, degli oltre 322 milioni di tonnellate di plastica solo il 14%  viene riciclato, e, considerato che ogni minuto circa 120.000 bottiglie di plastica finiscono nelle discariche o negli oceani, ogni atto volto a limitare il riciclo e la pulizia del nostro mondo è augurabile ed ovviamente auspicabile da parte di tutti.

“Perchè questo mare di plastica lasci spazio a qualche isolotto di speranza” come ha dichiarato il giornalista Luca Fraioli, spostandoci invece in Italia, il 19 e 21 ottobre andrà in scena l’iniziativa volta a recuperare dal degrado uno spazio urbano ripulendolo dai rifiuti “Oggi raccolgo io”, organizzata da La Repubblica in collaborazione con Legambiente, ed in contemporanea nelle 9 città (Milano, Napoli, Palermo, Bologna, Firenze, Torino, Bari, Genova, Roma) sedi delle redazioni del quotidiano nazionale, città troppo spesso invase da plastica e rifiuti e derubate così della loro bellezza e dignità. Venerdì 19 ottobre saranno gli studenti, assistiti da Legambiente, ad armarsi di guanti, sacchi e rastrelli per recuperare i rifiuti. Domenica 21 ottobre, invece, l'invito sarà rivolto a tutti coloro che hanno a cuore l'ambiente e la bellezza delle nostre città. L’appello è rivolto anche a chi non vive nelle nove città che ospitano la redazione del giornale: chi vorrà, infatti, il 21 ottobre potrà pulire un tratto di strada davanti casa, un parco pubblico, un monumento dimenticato dagli amministratori pubblici, e inviare a Repubblica.it, o postare sui social network, le foto del risultato con l’hashtag #oggiraccolgoio. L’iniziativa in questione è solo una tappa aggiuntiva della campagna lanciata dal quotidiano qualche mese fa in occasione della Giornata mondiale della Terra per sensibilizzare i lettori a un uso responsabile della plastica, materiale irrinunciabile per la sua grande versatilità, ma altrettanto dannoso se disperso nell’ambiente.

Oltre alla denuncia settimanale della tanta plastica abbandonata nell’ambiente arriva ora anche il momento di darsi da fare attivamente per redattori, lettori e cittadini per fare la propria, e la nostra, parte. Dalle parole ai fatti, bisogna dare il buon esempio.

Giovanni Bozzetti